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E per questo adottiamo ogni mezzo atto ad abbattere il rischio biologico (in questo caso inteso come rischio di contrarre infezioni, virali e non, in ambito sanitario).
Da molto tempo adottiamo infatti un protocollo di decontaminazione, disinfezione e successiva sterilizzazione collaudato e validato.
Disinfezione ambientale Gli ambienti vengono decontaminati a fine ed inizio giornata, ma anche e soprattutto tra un paziente e l’altro.
Disinfezione e sterilizzazione dello strumentario Buona parte dei dispositivi e dello strumentario usato sui pazienti è monouso.
Ciò che non è monouso viene sottoposto alla seguente procedura, standardizzata:
- iniziale decontaminazione dello strumentario mediante immersione in una soluzione di Sekusept.
- successiva immersione dello strumentario in vasche ad ultrasuoni.
- ogni strumento viene poi imbustato…
- e immediatamente dopo sterilizzato mediante autoclavi MOCOM dell’ultima generazione, prima di essere stoccato in luogo chiuso e protetto.
Per ogni ciclo di sterilizzazione eseguiamo un doppio controllo: quello “in automatico”, con tanto di “stampata” da archiviare, eseguito dal processore della sterilizzatrice stessa, e quello “imposto” da noi, sempre “intraciclo”, usando l’Helix Test (che ritengo uno dei più attendibili).
La scelta di non lesinare mai ed in alcun modo sulla qualità, intesa come qualità dei processi (vedi in questo specifico caso quello di sterilizzazione), oltre che come qualità delle prestazioni erogate, e qualità dei macchinari e dei materiali utilizzati) si dimostra, ancora una volta, una scelta premiante. Il rigore nel non accettare scorciatoie comode (come l’utilizzo di macchinari o materiali più economici, oppure l’accettazione di compromessi a livello di processi e procedure) viene percepito e compreso dai nostri pazienti.