Introduzione
Le anomalie vascolari sono un eterogeneo insieme di patologie congenite o acquisite dei vasi sanguigni, di frequente osservazione nel cavo orale. La ISSVA (International Society for the Study of Vascular Anomalies) ha classificato questo genere di anomalie in due categorie principali (emangiomi e malformazioni vascolari, high and low flow) (1,2). Si annoverano tra le anomalie a basso flusso le: Malformazioni Venose (MV), Malformazioni Linfatiche (ML), Malformazioni Capillari (MLC) e le Malformazioni miste come le Linfatico-Venose (MLV), Venoso-Capillari (MVC) e Linfatico-Capillari (MLC) (1,3). Le modalità di trattamento di questa tipologia di malformazione sono innumerevoli : dal 1983 è utilizzata la fotocoagulazione con il laser ad Argon che ha sostituito la termocoagulazione. Tuttavia, negli ultimi anni, la terapia laser con la tecnica FDIP (Forced Dehydration with Induced Photocoagulation) (1), ha assunto sempre più valenza scientifica nel trattamento delle lesioni a basso flusso, grazie all’impiego di uno dei laser attualmente più diffusi, ovvero il laser a diodi. Il diodo, quando impiegato con lunghezza d’onda di 810 nm, e con fibra da 300 μm (1), presenta una grande affinità per l’emoglobina contenuta negli emangiomi e nelle malformazioni vascolari del cavo orale, consentendone un trattamento mini-invasivo. La tecnica FDIP è una metodica “non a contatto” che rende il trattamento più confortevole sia per il paziente che per l’operatore (1,2).