Case report di giovanissima paziente portatami in visita dalla madre, preoccupata per questa lesione pigmentata gengivale. L’aspetto non è quello di una macula melanotica, e non può essere neppure un tatuaggio di amalgama dato che la paziente non ha mai effettuato otturazioni. Programmo ed effettuo una biopsia, e soltanto a posteriori mi viene trasmesso il dato -anamnesticamente rilevante!- dell’abitudine viziata, durata anni, di masticare matite. Il tatuaggio intraorale da grafite è assai meno descritto in letteratura dell’omologo da amalgama, ma va assolutamente tenuto presente durante il percorso diagnostico differenziale (che in lesioni di questo aspetto cromatico e morfologico non può escludere a priori un melanoma). L’esito dell’esame istopatologico ha poi confermato la benignità della lesione e la presenza di pigmento (grafite) in mucosa.

visione preoperatoria

fase del prelievo bioptico a lama fredda